Video sorveglianza ed i suoi limiti

Spesso non ce ne accorgiamo, ma siamo circondati dalle telecamere, che ci guardano e ci spiano.

Con questo articolo voglio chiarire i limiti della videosorveglianza, e cosa fare quando questi vengono superati.

Quando le telecamere di videosorveglianza vengono installate da una società specializzata nel settore, non bisogna preoccuparsi.

Spesso invece il privato cittadino, per risparmiare, decide di fare per proprio conto, ed installa, nella sua proprietà, una o più telecamere di sicurezza.

Nell’ultimo periodo, sempre più clienti vengono, nei nostri uffici di Gran Canaria, a chiederci informazioni riguardo all’installazione di questi dispositivi.

1. Telecamere di videosorveglianza nei condomini

La legge stabilisce che è legale installare telecamere di sicurezza in un condominio.

Qualora i condomini di un edificio vogliano installare delle telecamere, l'articolo 17.1 della Ley de Propiedad Horizontal, stabilisce che è necessario il voto favorevole di 3/5 dei condomini.

Una volta approvata l’installazione delle telecamere, bisogna capire dove possono essere installate.

Ley de Propiedad Horizontal stabilisce che queste possono riprendere solo le aree comuni della proprietà, come ad esempio:

1) ingresso;
2) pianerottoli;
3) garage;
 

In nessun caso le telecamere possono riprendere:

A) La via pubblica;
B) L'interno delle abitazioni degli edifici adiacenti.
 

Esiste un’unica eccezione, ovvero è possibile installare una telecamera nella via pubblica, con l’unica eccezione che riprenda il portone.

Una volta installate le telecamere in un condominio, è necessario installare nelle aree con le telecamere dei cartelli ben visibili, che devono contenere le seguenti informazioni:

1) Scopo per cui vengono registrate le immagini;
2) Il riferimento alla Ley Orgánica de Protección de Datos;
3) Nome della persona responsabile delle registrazioni.
 

Qualora questi requisiti non vengano rispettati, i condomini dell’edificio possono essere multati dall'Agenzia spagnola per la protezione dei dati personali, per un importo compreso tra 900 e 600.000 euro.

Per concludere l’argomento delle telecamere di videosorveglianza nei condomini, bisogna parlare per quanto tempo è obbligatorio tenere le registrazioni e chi può richiedere questi dati. La Ley Orgánica de Protección de Datos stabilisce che le registrazioni devono essere tenute come minimo per 30 giorni.

Per quanto riguarda le persone che possono accedere alle registrazioni, queste sono:

a) I condomini dell’edificio, rappresentati dal loro presidente;
b) Le forze dell’ordine; c) Un giudice durante la fase di indagini preliminari.

2. Telecamere di videosorveglianza installate in privata abitazione

Considerata la facilità nel comprare una telecamera, bisogna chiarire bene cosa può riprendere all’interno della propria abitazione.

La Ley de Protección de datos, la Ley de Seguridad Privada e l’artículo 18 de la Constitución Española garantisce a qualsiasi persona il diritto di installare, nella propria proprietà, delle telecamere di sicurezza, tutto questo per garantire il diritto alla propria sicurezza.

L’installazione delle telecamere all’interno della nostra proprietà, ha un unico limite, ovvero che devono essere tutte rivolte all'interno della propria proprietà.

Dico proprietà perché ad esempio una persona che ha un garage privato, può mettere una telecamera al suo interno qualora volesse controllare la sua Vespa®. Discorso diverso è se il nostro vicino punta una o più telecamere di sicurezza verso la nostra casa o il nostro parcheggio.

Il comportamento appena descritto, viene considerato come un'intrusione illegittima nel nostro diritto alla privacy personale e familiare.

3. Telecamere di videosorveglianza installate in una vivienda vacational

Sempre più spesso, proprietari di “viviendas vacacionales”, vengono nei nostri uffici a chiederci se è possibile installare telecamere di videosorveglianza all’interno delle loro proprietà.

La legge concede la possibilità di installare questi dispositivi di sorveglianza, solo in spazi comuni (ex: cucina e salotto), ed in questo caso è necessario posizionare dei cartelli che avvisano della presenza delle telecamere.

È invece vietato installare dispositivi di sorveglianza negli spazi privati.

È necessario segnalare che, il più importante sito web di affitto case (Airbnb) vieta espressamente l’utilizzo di telecamere di sicurezza o dispositivi di registrazione che monitorano gli spazi interni, anche se sono spenti.

Nella pagina web, si legge: “le telecamere nascoste sono sempre state vietate e continueranno a esserlo”.

4. Cosa fare se ci riprendono

Qualora ci accorgiamo che qualcuno ci sta riprendendo o registrando dobbiamo agire come segue:

  • se siamo maggiorenni e se le persone riprese dalla telecamera sono maggiorenni, la prima cosa da fare è quella di cercare di raggiungere una soluzione amichevole.
  • È per esempio, consigliabile parlare con la persona che sta effettuando la registrazione e chiedere che smetta.
  • Se la soluzione amichevole non funziona, il passo successivo è il reclamo da presentarsi all'AEPD (Agenzia spagnola per la protezione dei dati).

L’Agenzia spagnola per la protezione dei dati studierà il caso e, investigherà se le telecamere puntano davvero verso la nostra proprietà; una volta accertati i fatti, chiederà al vicino di indirizzarle altrove o, se necessario, di rimuoverle da quel luogo specifico.

Il reclamo può essere presentato per via telematica (con Certificado digital) attraverso la sede elettronica dell'AEPD, compilando il modulo di reclamo e allegando una copia della carta d’identità o passaporto e NIE, insieme a qualsiasi prova si ritenga opportuna (es. immagini che mostrano le telecamere puntate sulla propria proprietà).

Se il problema è più grave, ovvero vi accorgete la persona che vi sta registrando diffonde o rende pubbliche, senza il vostro consenso, le immagini o registrazioni, sui social media, oppure su una chat di whatsapp, in questo caso sta commettendo un reato, punito dall’articolo 197 del codice penale.

In questi casi, dovrete presentare una denuncia alla polizia o una querela al giudice istruttore.

5. Finte telecamere

Bisogna infine analizzare il problema delle telecamere che non registrano, oppure che sono finte.

Il Tribunal Supremo con la sentenza del 7 novembre 2019, ha paragonato questi dispositivi a quelli attivi.

Se le telecamere non registrano o sono simulate e possono essere confuse con quelle vere, per cui non abbiamo modo di sapere se stanno registrando o meno, queste telecamere non possono essere puntate sulla nostra proprietà, perché questo genererebbe incertezza in quanto non sapremo se siamo registrati o meno, impedendo il normale svolgimento delle nostre attività private in casa nostra.

Inoltre, se la telecamera è funzionante, non saremmo nemmeno in grado di sapere con certezza quando registra e quando non registra. E nel caso di una telecamera fittizia, non sapremmo nemmeno se è mai stata sostituita da una vera.

Questo articolo è stato commentato in una intervista radiofonica effettuata da Radio Calima, in data 21 marzo 2024.

Avvocato Giorgio Ruggieri