Permesso di soggiorno e visti di lavoro

In linea generale, l’ingresso e il soggiorno nel territorio portoghese per motivi di lavoro è possibile solo ad alcune condizioni e secondo delle modalità ben descritte.

Tuttavia, nell’ipotesi in cui un datore di lavoro in Portogallo voglia assumere un cittadino straniero è bene fare un’importante differenziazione in base alla cittadinanza del lavoratore: ovvero, è bene individuare se il lavoratore sia un cittadino comunitario o non comunitario.

Assunzione da parte del datore di lavoro

I cittadini comunitari che vogliono lavorare in Portogallo

La procedura di ingresso e soggiorno per motivi di lavoro in Portogallo prevede un inter simile a quello previsto per i cittadini comunitari che desiderano lavorare in Italia. Infatti, i cittadini dell’Unione Europea non hanno bisogno di un visto portoghese o di un permesso di lavoro. Questo perché ogni cittadino europeo è in possesso della “cittadinanza europea” - che va a completare la cittadinanza portoghese e non a sostituirla - e per loro, in considerazione dei diritti inerenti alla libera circolazione dettati dall’Unione Europa, sarà sufficiente ottenere il Certificado de Registo, qualora si preveda di soggiornare per motivi di lavoro e per un lasso di tempo superiore ai 3 mesi. Il certificato si ottiene previa domanda presso la Câmara Municipal,  presentando un documento di identità valido, una dichiarazione che attesti che sei impiegato in Portogallo o una dichiarazione che confermi che le risorse finanziarie del richiedente siano sufficienti per sostenere il suo soggiorno e la sua famiglia.  L’assicurazione sanitaria è, invece, necessaria se il Paese di origine del richiedente presenta dei requisiti diversi da quello portoghese.

Come richiedere il visto per lavorare in Portogallo per i cittadini extracomunitari

Ai cittadini dei Paesi al di fuori dell'UE che intendono entrare e soggiornare in Portogallo per motivi di lavoro servirà un permesso di lavoro portoghese. In via generale, questo permesso di lavoro è concesso più che altro ai lavoratori extracomunitari a cui gli sia già stato offerto in precedenza un contratto di lavoro certo o, in alternativa, qualora abbiano fatto ingresso con un cittadino portoghese. In questi casi, il datore di lavoro dovrà effettuare una domanda al fine di un rilascio per una cosiddetta Autorização de Trabalho dalle autorità portoghesi del lavoro. Ottenuto il rilascio di quest’ultimo, al lavoratore non resta che richiedere un visto portoghese per motivi di lavoro – qualora la nazionalità del lavoratore richieda un visto per fare ingresso in Portogallo e/o l’impiego ottenuto sia inferiore a 6 mesi – ovvero, in alternativa, un permesso di soggiorno portoghese per motivi di lavoro – nel caso in cui la permanenza in Portogallo sia a lungo termine. In quest’ultima ipotesi, il permesso di soggiorno varierà a seconda del tipo di impiego del lavoratore.

In conclusione, le procedure inerenti al rilascio del visto di ingresso per motivi di lavoro e per il permesso di soggiorno per motivi di lavoro in Portogallo, si dimostrano spesso essere difficoltose e confusionarie, oltre che soggette a un durevole iter burocratico.

Per questi motivi, lo Studio Legale Internazionale Giambrone & Partners mette a disposizione la sue competenze ed esperienze acquisite nel settore al fine di assistere i soggetti interessati che ne facciano richiesta.