Turisti, studenti e lavoratori: tutte le nuove regole per chi vuole entrare nel Regno Unito dopo la Brexit

Dai turisti, agli studenti a chi cerca lavoro: da adesso, con l’entrata in vigore della Brexit, cambiano le regole (e aumentano gli ostacoli) per tutti coloro che vogliono entrare nel Regno Unito. Oltre alla regolamentazione delle merci, l’accordo di oltre 1.200 pagine fra Unione Europea e Regno Unito si è occupato anche della circolazione delle persone. Studenti, turisti e coloro che sognano di vivere o visitare il territorio del Regno Unito, anche se cittadino europeo, da adesso si devono confrontare con delle regole più stringenti e con controlli da parte dell’immigrazione.

L’accordo affronta il tema della circolazione delle persone nella sua interezza, lasciando, temporaneamente – perché nuovi accordi in futuro non sono da escludere - all’interpretazione solo qualche piccolo vuoto normativo su quegli stranieri che già studiano o risiedono nel territorio inglese.  

Parlando di questa tematica, complessa e articolata, possiamo dire che oggi molte delle regole che disciplinano la libera circolazione sono sicuramente a vantaggio del Regno Unito che per molti versi non ha più alcun obbligo di rispettare la normativa comunitaria e che probabilmente disapplicherà da subito.

Studenti stranieri in UK, addio agevolazioni

Come nel caso del programma Erasmus. L’Inghilterra, infatti dopo la promessa inziale di lasciare l’integrazione studentesca aperta, ha deciso invece di uscirne e di metterlo nero su bianco nell’accordo. Una mazzata per tutti gli studenti europei che subiranno delle penalizzazioni non da poco già dal prossimo anno. Mentre poco o nulla cambierà per quelli britannici, ai quali verrà offerto un programma alternativo. Infatti, dal prossimo anno accademico chiunque vorrà laurearsi in una università inglese dovrà prima chiedere il visto studio e pagare la retta senza le agevolazioni che dava la cittadinanza europea. Agevolazioni che in concreto davano agli universitari la possibilità di pagare una retta dimezzata del 50% per frequentare gli Atenei inglesi e che adesso non saranno più applicabili. Per gli studenti stranieri che invece sono già presenti in UK non cambierà nulla: potranno continuare a frequentare i corsi, pagando la retta agevolata, e chiedere la residenza permanente. Il vuoto normativo qui si rivolge a chi termina il percorso di studio, per chi finisce la triennale, e vorrà continuare a frequentare un corso di laurea magistrale, se dovrà pagare la retta come straniero o continuare a pagare la retta agevolata.

Cosa cambia per turisti e chi cerca lavoro in UK

Mentre chi studia ha subito delle limitazioni di carattere economico e pratico, diverso è il discorso per il classico turista che vuole andare nel Regno Unito. Per loro ci sono dei cambiamenti sostanziali, infatti se prima del 31 dicembre 2020 i cittadini europei potevano spostarsi liberamente per tutta Europa e quindi anche nel territorio inglese con la sola carta d’identità, oggi invece è necessario presentare il passaporto alla frontiera e sostare all’interno del Regno Unito per un massimo di tre mesi. Il governo britannico ha inoltre affermato che l’attenzione nei confronti di chi proverà a cercare lavoro in UK entrando da turista sarà elevata. Proprio per questo, si è sentita l’esigenza di nuovo sistema d’immigrazione paragonabile allo stringente sistema australiano. Per trasferirsi, quindi, sarà necessario un visto con dei parametri stringenti e che prevede la conoscenza della lingua inglese.

I requisiti si trovano nelle nuove norme che dispongono il trasferimento in UK e prevedono che, i cittadini dell’UE, facciano richiesta di un visto che poi sarà valutato in base a dei punti. Il meccanismo sembrerebbe complesso e si basa, in maniera consistente, sul presentare un’offerta di impiego ricevuta da un datore di lavoro britannico. Un altro fattore determinante è che il salario sia superiore ai 27 mila euro annui. E per chi vuole andare a Londra per imparare l’inglese? Ormai non è più possibile. Infatti, fra i parametri per avere il visto c’è anche la conoscenza avanzata della lingua inglese.

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