Tradimento e Social Network: quando fingersi single è motivo di separazione

Tanta gente nella propria vita “virtuale” decide di fingersi qualcuno che non è. Ma c’è anche chi, nei social, si finge single quando in realtà è “felicemente” sposato o impegnato.

Sembrerebbe il classico esempio di tradimento ma questa volta in modalità “virtuale”, che però non va preso sottogamba, considerato che questo può andare a ledere la fedeltà coniugale della coppia e quindi fondare l’addebito della separazione fra i coniugi.

La sentenza

Da sempre l’ambiente casalingo è deleterio per i fedifraghi che nella casa coniugale difficilmente riescono a comunicare con altre persone (anche a distanza) e che sono costretti a occuparsi della loro vita “social” durante la settimana e poi, nel weekend sono quelli “stanchi dei social”.

Prima non era chiaro se chi “tradiva” attraverso i social poteva essere accostato all’addebito per infedeltà. Oggi invece per chi su Facebook, Instagram e altri social si finge single per “conoscere” nuovi e possibili partner non è esente da colpe.

E questa colpa è confermata da una recente sentenza del tribunale calabrese che ha fondato l’addebito della separazione proprio a questa circostanza concreata. La relazione extraconiugale non c’è stata - quindi niente classico tradimento - e tutto si è esaurito nel mondo dei social.

Una sentenza storica quella del tribunale di Palmi, che ha rivoluzionato la concezione del tradimento, prima fra i cittadini della provincia di Reggio Calabria e poi in quella delle coppie italiane. Il giudizio si fonda proprio sulla responsabilità del coniuge che si finge single perché va a ledere la dignità e l’onore dell’altro coniuge.

Le motivazioni

Insomma, basta provarci con un altro per mancare di rispetto al partner. E le conseguenze sono drastiche, anche se non si concretizzano in relazioni extraconiugali vere e proprie, perché vanno a tradire la “fiducia reciproca” fra coniugi.

Un ragionamento, quello del tribunale calabrese, che in pratica avvicina la fedeltà coniugale al significato di “lealtà” che secondo la corte di Cassazione significherebbe “la capacità di sacrificare le proprie scelte personali a quelle imposte dal legame di coppia”.

In buona sostanza, oltre all’addebito della separazione, chiunque si finge single sui social (e solo sui social) diventa un “fedifrago virtuale” che anche se “non indicano una prova di un rapporto extraconiugale - ha spiegato il giudice - costituiscono atteggiamento lesivo della dignità del partner, rappresentando uno stato d’animo incompatibile con un leale rapporto fra coniugi”.

Giambrone & Partners è uno Studio Legale Internazionale con sedi a MilanoRoma, Palermo Sassari. Per avere maggiori informazioni, non esitate a contattarci qui o, in alternativa, scriveteci all’indirizzo info@giambronelaw.com oppure,contattateci telefonicamente ai seguenti recapiti:

Sede di Milano: +39 02 9475 4184
Sede di Roma: +39 06 326498
Sede di Palermo: +39 091 743 4778
Sede di Sassari: +39 079 9220012