Tik Tok e la tragedia della bimba palermitana, stretta del Garante della privacy: "Stop al social per gli utenti di cui non è accertata l'età"

Dopo la morte della bambina di Palermo che si sarebbe suicidata, dopo aver accettato una challenge sul noto social network Tik Tok, il Garante della privacy ha disposto il blocco immediato per tutti quegli utenti per i quali non è possibile accertare con sicurezza l’età anagrafica. Le indagini della polizia e della procura del capoluogo siciliano sono in corso, ma l’Autorità, attraverso una nota, ha comunque deciso di intervenire in maniera decisa, immediata e urgente, dopo che è stato confermato il decesso della bambina palermitana per soffocamento.

Il dramma di Palermo

Aveva chiesto una cintura al papà, ma questo non poteva mai aspettarsi che sua figlia, nonostante avesse soli 10 anni, avrebbe partecipato a una “sfida” – la “blackout challenge”, una prova di resistenza che consiste nell’invitare i partecipanti a stringersi una corda al collo – che le sarebbe costata la vita. Inutili i soccorsi, inutili le corse in ospedale.

Il precedente

A prescindere dagli sviluppi che prenderanno le indagini degli inquirenti, La vicenda non fa altro che confermare la pericolosità di alcune dinamiche che coinvolgono i minorenni su questa piattaforma e sui social network in generale. Infatti, basta citare le statistiche che parlano di un ragazzo su cinque che ha già partecipato a questo tipo di sfide. E di questo pericolo l’Autorità ne aveva già parlato un anno fa: il 24 gennaio 2020 infatti in una nota chiedeva all’Europa di instituire una task force per fare partire un’azione coordinata soprattutto nei confronti dei minori. Poi, di nuovo lo scorso dicembre, il Garante per la protezione dei dati personali si è espresso con un’altra nota, contestando al social network le violazioni e, soprattutto, la scarsa attenzione verso la tutela dei minori.

Scarsa attenzione che è finita in un altro dramma perché il divieto previsto dalla piattaforma di iscriversi per i minori sotto i 13 anni è facilmente aggirabile. È per questi motivi che il divieto che oggi ha disposto l’Autorità durerà, per il momento, fino al 15 febbraio 2021, in modo da dare allo stesso Garante altro tempo per verificare ulteriori valutazioni. Il blocco, inoltre, verrà portato all’attenzione dell’Autorità Irlandese, luogo dove Tik Tok ha fissato il proprio stabilimento principale.

 

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