Come funziona la NASPI?

Con il termine Naspi si indica la nuova assicurazione sociale per l’impiego, in cosa consiste?

Si tratta di un indennizzo economico che viene richiesto da un dipendente vittima di una disoccupazione involontaria, questo indennizzo ha una cadenza mensile e viene erogato dall’Inps. Avviene solamente in base a alcuni requisiti previsti dalla legge e pertanto, non avviene in ogni cessazione del rapporto lavorativo.

Chi può beneficiare della Naspi?

Innanzitutto, tutti i lavoratori con un contratto di lavoro subordinato ma anche i dipendenti a contratto determinato delle amministrazioni pubbliche, coloro i quali sono stati assunti con un contratto di apprendistato e i lavoratori dello spettacolo. Mentre esistono anche alcuni lavorati che non possono richiedere la Naspi, per esempio coloro che ricevono un assegno di inabilità al lavoro, i dipendenti delle amministrazioni pubbliche con contratto a tempo determinato, lavoratori prossimi alla pensione (in possesso dei requisiti per il pensionamento), operai agricoli e lavoratori extracomunitari stagionali.

Quali sono i requisiti per richiedere quest’indennizzo?

La Naspi verrà erogata soltanto in base a certi requisiti, prima di tutto si deve trattare di una disoccupazione involontaria causata dalla cessazione del rapporto di lavoro. Pertanto, la Naspi spetta in casi diversi fra di loro, alcuni sono: il licenziamento, risoluzione consensuale nell’ambito di un licenziamento con un motivo oggettivo giustificato, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro come risultato del rifiuto da parte del lavoratore del trasferimento in un’altra sede distante dalla residenza del lavoratore di oltre 50 km e infine spetta in caso di dimissioni presentate per giusta causa.

Coloro che, invece, non possono richiedere la Naspi o comunque non possono ottenerla sono coloro che hanno scelto di perdere il lavoro per  scelta volontaria. Inoltre, per poter ottenere la Naspi, è necessario compiere un requisito fondamentale, cioè essere in possesso dei documenti che giustificano il pagamento dei contributi dei 4 anni anteriori alla cessazione del rapporto di lavoro. Senza dimenticare che per richiedere e ottenere la Naspi è necessario aver lavorato almeno 30 giorni di effettivo lavoro nell’anno precedente alla cessazione del rapporto di lavoro

Come funziona la Naspi?

Per ottenere la disoccupazione si devono, innanzitutto, possedere i requisiti previsti dalla legge e presentare domanda all’Inps via internet attraverso il sito INPS utilizzando lo Spid, via il contact center dell’Inps oppure rivolgendosi ai patronati. Avviata la pratica, vengono verificati i requisiti previsti della legge e se accettata la domanda, il lavoratore riceverà un assegno di disoccupazione, ogni mese sul suo conto corrente (quello indicato nella domanda Naspi). L’assegno di disoccupazione verrà calcolato in base al compenso medio ricevuto dal lavoratore nei quattro anni antecedenti alla cessazione del rapporto di lavoro. La cifra massimale erogabile della Naspi 2020 è euro 1335,40. Bisognerà anche presentare una dichiarazione di immediata disponibilità all’impiego, il lavoratore deve essere disponibile al reintegro nel mondo lavorativo.

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