Delivery, sentenza storica a Palermo. Rider vince la battaglia contro il colosso Glovo

La sentenza nel mondo del delivery è storica e arriva da Palermo. Marco Tuttolomondo, rider palermitano di 49 anni, vince, dopo essere stato licenziato, la sua battaglia contro Glovo e viene assunto a tempo indeterminato con un contratto di lavoro subordinato dal colosso delle consegne a domicilio. La sentenza definitiva è stata emessa dal giudice del lavoro Paola Marino.
Per il rider, dopo il reintegro, addio allo stipendio a cottimo: per lui una busta paga per le ore lavorate e un inquadramento di sesto livello nell’azienda spagnola con l’applicazione del contratto collettivo del Terziario. La battaglia giudiziaria di Marco Tuttolomondo (de sempre impegnato per far riconoscere i diritti dei fattorini) è partita all’inizio del 2020, quando il rider è stato disconnesso di punto in bianco dalla piattaforma per la quale consegnava cibo e bevande a domicilio, come ha spiegato anche la Nidil Cgil, il sindacato che ha seguito il caso.
Quella di Palermo è una sentenza storica, in primo luogo perché da tempo si parla dell’attività dei rider, che non può essere più riconosciuta come lavoro autonomo e perché si tratta di una figura che, in questi tempi di pandemia da Covid-19, ha sostenuto un intero tessuto produttivo.

La sentenza di accoglimento, del Tribunale di Palermo, in favore del rider palermitano mette la parola fine alla precarietà che ha circondato questa nuova categoria di lavoratori. Infatti la condanna di Glovo all'assunzione a tempo indeterminato, rappresenta il primo passo verso quella che potrà essere la tutela di migliaia di lavorati precari del mondo del delivery. 

E noi dello studio legale Giambrone & Partners siamo sempre attenti alle nuove tematiche del diritto del lavoro. Assistiamo e consigliamo, i nostri clienti, al fine di ottenere la giusta tutela dei diritti come lavoratori subordinati” afferma l'Avvocato esperto in diritto del lavoro, Fabrizio Giambrone.