Evoluzione della vicenda relativa alle vittime del naufragio del Bayesian

Il drammatico naufragio del super yacht Bayesian nelle acque italiane, al largo di Palermo, durante una tempesta mentre era all'ancora nell'agosto dello scorso anno, è attualmente oggetto di un'indagine da parte della procura italiana. L'obiettivo è valutare l'eventuale sussistenza di reati, tra cui omicidio colposo e naufragio colposo, nei confronti del capitano James Cutfield, dell'ingegnere Tim Parker e del marinaio Matthew Griffith. Nonostante siano trascorsi cinque mesi dall'incidente, le indagini sono ancora nelle fasi iniziali.

Le famiglie dei deceduti e le vittime sopravvissute potrebbero dover attendere a lungo prima di ottenere una spiegazione sulle circostanze e sulle responsabilità della tragedia. Diversi fattori sono stati presi in considerazione immediatamente dopo il naufragio, tra cui l'errore umano, ritenuto una delle possibili cause principali:

  • Il ritiro della chiglia
  • Le porte dei boccaporti lasciate aperte
  • La scelta della posizione dell'ancoraggio da parte del capitano
  • L'eventuale presenza di difetti di progettazione

Oltre all'indagine italiana, anche il Marine Accident Investigations Branch (MAIB) nel Regno Unito sta conducendo accertamenti. Il MAIB produrrà un rapporto sulle circostanze dell'incidente, senza attribuire responsabilità dirette, ma delineando gli eventi che hanno portato al naufragio. Tale rapporto probabilmente non verrà pubblicato fino a quando l'imbarcazione non verrà recuperata dal fondale, qualora ciò avvenga. È importante sottolineare che, al momento, non sono state formalizzate accuse penali e che, in Italia, essere sotto indagine non implica colpevolezza o responsabilità, né implica necessariamente un successivo procedimento penale.

In Italia sono state aperte inchieste per determinare la causa della morte delle sette vittime, i cui corpi sono stati recentemente rimpatriati nel Regno Unito. Anche nel Regno Unito, a Suffolk, sono state avviate indagini per quattro delle vittime: Mike Lynch, sua figlia Hannah Lynch e i coniugi Jonathan e Judy Bloomer, amici di Mike Lynch. Per consentire il proseguimento delle indagini italiane e del MAIB, questa inchiesta è stata rinviata al 15 aprile 2025.

I coroner di Italia e Regno Unito si concentreranno sull'accertamento dei fatti che hanno portato ai decessi, cercando di trarre insegnamenti utili e formulare raccomandazioni per prevenire eventi simili in futuro. Tuttavia, ottenere prove e collaborazione da giurisdizioni straniere può risultare complesso, nonostante le procedure formali previste per la condivisione di informazioni. Non è raro che i coroner chiedano agli avvocati delle vittime o delle loro famiglie di fornire elementi fondamentali per l'indagine.

Se la procura italiana decidesse di formulare accuse penali nei confronti di alcuni membri dell'equipaggio e la questione arrivasse a processo, le vittime o i familiari delle vittime decedute avrebbero il diritto di costituirsi parte civile. La loro partecipazione attiva alle indagini e, successivamente, al processo penale è essenziale per garantire che possano contribuire all'accertamento della verità, nominare propri periti e determinare con precisione le cause dell'incidente.

Vincenzo Senatore, senior partner, ha commentato: "È fondamentale che le vittime e i familiari dei deceduti partecipino alle indagini in corso, nominando anche propri esperti, e a qualsiasi eventuale procedimento penale in Italia in questa fase. La loro partecipazione è cruciale, poiché influisce direttamente sulla possibilità di avanzare richieste di risarcimento danni. I sopravvissuti hanno diritto a chiedere un risarcimento per i danni fisici e psicologici subiti, oltre che per le perdite economiche derivanti. Allo stesso modo, anche i familiari e i dipendenti delle vittime decedute possono richiedere un risarcimento per il trauma psicologico e le perdite economiche subite." Vincenzo ha inoltre sottolineato che "è necessario valutare con attenzione quale legge e quale giurisdizione siano più favorevoli, poiché questi fattori influenzeranno in modo significativo l'esito di qualsiasi richiesta di risarcimento."

Giambrone & Partners raccomanda fortemente a tutte le parti coinvolte in questo o in eventi simili di richiedere consulenza legale il prima possibile. Ci sono molteplici fattori e opzioni da considerare. Per i potenziali ricorrenti di questa vicenda, la giurisdizione più adeguata potrebbe essere quella di Inghilterra e Galles, in base alla normativa italiana applicabile. Questo potrebbe garantire l'esito più favorevole per i ricorrenti e, al contempo, stabilire quali convenzioni marittime possano essere invocate dai convenuti per limitare la propria responsabilità. Generalmente, nei casi di responsabilità civile (tort), si applica la legge del paese in cui si sono verificati l'incidente e il danno, ma esistono eccezioni a questa regola. Nel caso del naufragio del Bayesian, vi sono chiari collegamenti con la giurisdizione di Inghilterra e Galles.

Comprensibilmente, le famiglie delle vittime desiderano essere coinvolte attivamente in tutte le inchieste e indagini. Queste rappresentano il primo passo per comprendere esattamente cosa sia accaduto, perché sia successo e chi ne sia responsabile. Una volta accertati tali elementi, si aprirà la strada per le vittime affinché decidano come procedere per ottenere il giusto risarcimento, oltre a consentire alle autorità di regolamentazione di adottare misure per ridurre il rischio che simili tragedie si ripetano in futuro.