Quanto costerebbe aprire un bar alle Canarie?

Le Isole Canarie, oltre ad essere un posto stupendo  in cui passare le vacanze o vivere una meritata pensione, rappresentano un ottima destinazione per avviare attività commerciale in ambito alberghiero, grazie al grande flusso turistico con persone provenienti da tutto il Mondo.

Il regime fiscale agevolato permette di mettere in funzionamento un’attività nel predetto ambito con costi fiscali inferiori rispetto all’Italia grazie a un regime fiscale diverso con tassazione più bassa, questo però,  non significa che le Isole Canarie siano un c.d. “paradiso fiscale” (Tax Haven nel gergo finanziario) come pensano in molti, perché come vedremo in questo articolo, ci sono degli obblighi fiscali da affrontare. In seguito  farò un’analisi su come fare per aprire un bar o ristorante e relativi costi, mettendoli in confronto l’ Italia.

Si può scegliere di avviare un’attività come imprenditore autonomo o tramite una società. La prima opzione è quella più veloce ed economica, la seconda consiste nella creazione di una società con responsabilità limitata dei soci, i debitori della società possono agire solo contro di essa, lasciando fuori il patrimonio dei soci.

Dal punto di vista fiscale le Canarie, come è stato detto prima, ha un regime fiscale con tassazione inferiore rispetto all' Italia. Cominciamo dall’IVA, in Italia la quota generale ammonta al 22%. Alle Canarie la tassa equivalente al l’IVA Impuesto General Indirecto Canario (I.G.I.C.) ha un valore del 6,5%. Se si vuole avviare l’attività come libero professionista, si segue un regime progressivo di tassazione, durante il primo anno si versano €60 al mese alla  Seguridad Social (l’INPS spagnolo), i primi 6 mesi dell’anno successivo si paga il 50% della quota generale, che si calcola in base a i rediti ottenuti sapendo che la quota minima è di €286,10, per i successivi  6 mesi si applica una riduzione del 30% sulla quota generale completa.

Qualora si voglia costituire una società, l’IRAP spagnolo Impuesto de sociedades è del 25%, ma per le società nuove si può applicare una quota agevolata del 15%. Riguardo lo stabilimento, ad oggi il costo medio di un affitto a Santa Cruz de Tenerife è di €1.300,00 al mese mentre il prezzo di vendita è su i €170.000,00; a Las Palmas de Gran Canaria gli affitti sono in media sui €1.500,00 al mese e il prezzo di vendita su i €180.000,00. Per fare un confronto con l’Italia ho preso due città diverse, Milano e Palermo. A Milano il prezzo medio di affitto è circa €5.000,00 al mese e di vendita €350.000,00, a Palermo, invece, gli affitti sono sulla media di €2.000 al mese e prezzi di vendita sono circa €150.000,00. Questi sono i prezzi di locali già allestiti o pronti per iniziare un attività, senza bisogno di dovere fare lavori per adattare lo spazio o per comprare dei mobili.

In quanto al costo del lavoro, si deve tenere in conto che le cifre indicate sono calcolate in base a quanto stabilito dai contratti collettivi nazionali di lavoro Convenios colectivos nacionales tenendo conto solo lo stipendio base, senza aggiungere altri costi fissi e variabili. Il costo del lavoro di un dipendente in Italia, di norma generale è di €2.604,91, invece a Tenerife, a seconda della tipologia di bar/ristorante, il minimo è di €1.196,85 e il massimo di €1.400,70; In Gran Canaria invece il minimo è di €1.499,37 e il massimo di €1.695,37

Questa è una comparativa superficiale tra quanto costerebbe aprire un bar alle Canarie e quanto costerebbe in Italia.

Per maggiori informazioni su come avviare qualsiasi tipo di attività alle Canarie non esitate a contattarci.

 

 

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