Responsabilità amministrativa degli enti e violazione delle norme penal-tributarie

La Suprema Corte, nel caso in commento, si è pronunciata per la prima volta sulla responsabilità amministrativa degli enti, derivante dalla violazione di norme tributarie.

Il Tribunale del riesame di Milano ha deposto per la piena legittimità del provvedimento cautelare emesso dal GIP per violazione degli articoli 5, lett. a), 6 lett. a) e 25-quinquiesdecies del D.lgs. 231/2001.

La Corte ha rilevato che il provvedimento emesso dal Tribunale sia sorretto da idonea motivazione circa le esigenze cautelari. Rigetta, infatti, il ricorso della Società condannandola alle spese processuali.

Difatti, ritenendo sussistente il disegno evasivo per l’indebita detrazione dell’IVA; a parere della Suprema Corte, l'inesistenza soggettiva delle fatture, comportando l'indetraibilità̀ dell'IVA esposta in dichiarazione, è stata ritenuta elemento probante la fattispecie delittuosa nei confronti dell’ente e dei suoi manager.

Orbene, è stato evidenziato come vi siano tutti gli elementi probatori, che depongono a ritenere fondata la fittizietà del contratto di appalto formalmente intercorso le due società̀ e stipulato al solo fine di coprire un reale contratto di somministrazione illecita di manodopera. Difatti, il discrimen tra le due ipotesi contrattuali risiede nell'esercizio del potere di direzione e di organizzazione da parte del committente.

Il main theme, con riferimento ai reati tributari, viene individuato nella circostanza che la fraudolenta operazione inerente al contratto di appalto avrebbe comportato, da un lato, l'applicazione di tariffe fuori mercato, e, dall'altro, la possibilità̀ per la committente di ricorrere alla forza lavoro con vantaggi in tema di flessibilità̀ di gestione e di costi.

Appare, quindi, interessante che una norma di nuovo conio sia stata oggetto non solo di indagine, ma anche di un provvedimento cautelare e di una pronuncia della giurisprudenza di legittimità̀.

Il caso in esame rappresenta, quindi, un’importante tappa per la sensibilizzazione e la predisposizione da parte degli enti di Modelli di Organizzazione e Gestione, per evitare le onerose sanzioni amministrative, derivanti da responsabilità amministrativa degli ex D.lgs. n. 231/2001.

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