Italian Start Up Visa

Il Decreto Legge n. 179/2012, agli articoli 25-32, dispone la disciplina concernente le misure specifiche per favorire la nascita e lo sviluppo delle startup innovative, che per la prima volta vengono riconosciute dalla legislazione italiana. A seguito dell’iter parlamentare, il testo del Decreto Legge è stato convertito, con modificazioni, nella Legge 17 dicembre 2012, n.221.

Per questa tipologia di impresa è stato predisposto un quadro di riferimento articolato e organico che ha introdotto significativi benefici in materie differenti, quali la disciplina fiscale, l’accesso al credito bancario e agli investimenti in capitale di rischio, il processo di internazionalizzazione d’impresa e la legislazione del lavoro. Tali misure influiscono sull’intero ciclo di vita della startup – dalla nascita alle fasi di crescita, sviluppo e maturazione – e pongono l’Italia all’avanguardia rispetto agli ordinamenti dei principali partner europei.

Le startup innovative sono incentrate su quelle imprese il cui business è fortemente legato all’innovazione e alla tecnologia. Per beneficiare delle misure di sostegno, la startup innovativa deve configurarsi come la società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano ovvero una Societas Europaea, residente in Italia ai sensi dell'articolo 73 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione.

La Startup Visa italiana è stata classificata come la seconda migliore in Europa per i seguenti motivi:

  • Il processo è completamente digitalizzato: il candidato può inviare la propria documentazione esclusivamente via email a italiastartupvisa@mise.gov. esso ;
  • Il procedimento può essere svolto interamente in inglese: moduli di domanda, linee guida e servizi di customer care, così come il sito web del programma stesso, sono tutti offerti in lingua inglese per facilitare chi non ha familiarità con la lingua italiana;
  • La procedura di rilascio dei visti è centralizzata: un'unica amministrazione (il MISE), gestisce tutte le necessarie comunicazioni con le amministrazioni interessate (Questure, Uffici diplomatico-consolari) e svolge il ruolo di unico interlocutore per i richiedenti il ​​visto;
  • Non richiede molto tempo: il Nulla Osta per la concessione del visto viene solitamente rilasciato entro 30 giorni dalla presentazione della domanda.

Il core business della startup deve essere incentrato sull'innovazione tecnologica. Come ha affermato il Ministro del Made in Italy, la Startup dovrà occuparsi dello sviluppo, produzione e commercializzazione dei prodotti. In poche parole, qualcosa di nuovo sul mercato!

I principali requisiti della Startup sono:

a) La società è di nuova costituzione o è stata costituita da meno di 5 anni (non è necessario che la società esista già, il richiedente può barrare una casella nel modulo di domanda dicendo "Voglio creare una nuova startup innovativa");

b) la sede della società deve essere in Italia a meno che la società non abbia sede nell'Unione Europea (o in paesi facenti parte dello Spazio Economico Europeo) e il sito produttivo o la filiale sia in Italia;

c) avere meno di 5 milioni di euro di fatturato;

d) la società non distribuisce e non ha distribuito utili;

e) avere come business esclusivo o prevalente l’innovazione tecnologica;

f) la società non è costituita per fusione, scissione o a seguito di conferimento di azienda o ramo d'azienda;

g) infine, il soggetto innovativo dell'impresa deve coprire uno dei seguenti requisiti:

1) Una quota del 15% del maggior valore tra fatturato e costi annui è imputabile ad attività di ricerca e sviluppo;

2) Il team è composto o almeno per un terzo da dottorandi o dottori di ricerca o da personale che ha svolto attività di ricerca per almeno tre anni, oppure almeno per due terzi da detentori di laurea magistrale;

3) La società è proprietaria, depositaria o licenziataria di un brevetto, di una privativa industriale o di un software originario registrato presso la SIAE.

Requisiti economici

Almeno 50.000 euro da investire. Questo denaro può anche provenire da una terza parte, un investitore.

Tali risorse, possono comprendere finanziamenti concessi da fondi di venture capital o altri investitori, fondi propri dell’investitore, finanziamenti ottenuti tramite i portali per la raccolta di capitali di cui agli articoli 50-quinquies e 100-ter del testo unico delle disposizioni in materia finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (portali di equity crowdfunding), altri finanziamenti rilasciati da enti governativi o non-governativi italiani o stranieri, o una combinazione delle predette categorie. La documentazione comprovante la disponibilità della somma minima prevista deve consistere in una o più lettere di attestazione rilasciate dalle banche presso cui i fondi sono depositati e/o lettere di conferma del finanziamento da parte di fondi di venture capital, altri investitori e/o portali di equity crowdfunding.

Giovanni Costagliola
Trainee Lawyer
 

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