Come gestire le successioni aziendali - il passaggio del testimone

Le successioni rappresentano un’area particolarmente complessa per le aziende, soprattutto per quelle a conduzione familiare e per quelle dove sussiste una forte associazione al brand come, ad esempio, nell’industria della moda o dell’ospitalità di alto profilo. E’ infatti una prerogativa quasi esclusiva del settore della moda che un business porti il nome del fondatore e venga associato all’individuo.

Nominare un successore sembra spesso uno dei compiti più difficili per il capo di un’azienda di moda che decide di andare in pensione. Non è esclusivamente la vanità a rendere tutto questo così complicato; esistono delle validissime ragioni di business che rendono la nomina di un nuovo leader o di un erede. Indossare i panni del fondatore è un compito particolarmente difficile e ogni possibile danno deve essere limitato per evitare danni collaterali all’immagine di quest’ultimo.

Nel mondo della moda, questa risulta una sfida particolarmente difficile e molti stilisti famosi decidono di rimanere ben oltre la normale età pensionistica. Nel 2009 Giorgio Armani è ritornato a disegnare dopo una malattia che avrebbe visto un comune mortale concedersi un pensionamento senza rimorsi. Interrogato circa la questione successione, Armani risponde che il suo impero rimarrà nelle mani dei “fedeli”, un gruppo di persone fidate che include i suoi nipoti, molti dei quali già in età pensionistica.

Oscar dela Renta ha scelto di continuare a lavorare fino alla fine dei suoi giorni e Ralph Lauren ha nominato un successore a 75 anni per poi riprendere le redini poco più di un anno dopo. Il successore di Valentino è durato meno di un anno. L’industria della moda è piena di esempi di nomine brevi interrotte bruscamente e di commenti al veleno da parte degli uscenti. Più che passato, il testimone sembrerebbe spesso strappato. Non è certo compito semplice per un designer seguire le orme di un’icona della moda che, senza ombra di dubbio, gli fiaterà sul collo.

Il giorno del pensionamento arriva per tutti, come certamente anche l’esodo finale. E’ pertanto normale che un leader di grande carisma abbia un ruolo determinante nella scelta del proprio successore e nell’assicurarsi che l’impero non collassi una volta che il fondatore si è allontanato. La scelta oculata di un successore  si riflette bene sul fondatore a riprova del proprio senso di business.

Un business a conduzione familiare potrebbe avere dei problemi se è stato gestito semplicemente facendo affidamento alle successive generazioni familiari senza tenere conto delle loro competenze o abilità commerciali. Questo potrebbe continuare a funzionare finché è presente una certa leadership. Tuttavia, quando questa viene a mancare, si rischia il disastro.

La presenza di una persona sulla carta intestata di una compagnia non ne garantisce le competenze. Garantire una continuazione di successo per il business durante una transizione cruciale comporta una lunga pianificazione finalizzata alla gestione e al superamento di qualsiasi problematica.

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