Novità per gli esami di Stato per l'abilitazione dei futuri avvocati.

Nuovi metodi di esaminazione saranno previsti per l’esame di abilitazione all’esercizio della professione di avvocato.

Non saranno previsti scritti ma soltanto due prove orali, ci sarà soltanto una commissione da remoto e soltanto una materia da presentare, decisa dal candidato per la prima prova. Il decreto-legge ha stabilito le nuove modalità delle prossime sessioni di esame, questo provvedimento sarà sottoposto alla firma del Presidente della Repubblica.

Dovrà essere garantita l’uniformità di giudizio ai candidati per l’esame, afferma Maria Masi, Presidente del Consiglio nazionale forense. Il Ministero della Giustizia e il Consiglio nazionale forense collaborano per assicurare agli avvocati praticanti il compimento degli esami previsti per la sessione 2020 per evitare altri ritardi per l’accesso alla professione di avvocato.

Nonostante ciò, il Consiglio Nazionale Forense è ancora dubbioso riguardo il testo del decreto e per la concreta garanzia di equilibrio nel giudizio e soprattutto nella parità del trattamento riservato a coloro che effettueranno il primo colloquio orale. Inoltre, la Presidente Masi aggiunge che il Cnf aveva proposto che i quesiti relativi al primo orale fossero elaborati dal Ministero per garantire ai candidati una parità di giudizio effettiva. Per evitare un rischio di disparità nel giudizio il cnf si confronterà con il Ministero della Giustizia e con la Commissione centrale d’esami.

Invece, per gli esami relativi alla prova d’esame degli aspiranti giornalisti bisognerà attendere ancora, la data era inizialmente prevista per il mese di ottobre, poi rinviata al mese di dicembre e adesso posticipata ancora dal dpcm del 2 marzo 2021 al mese di aprile a causa della pandemia. La prova scritta degli esami di abilitazione professionale degli aspiranti giornalisti prevista per il 3 dicembre è stata rinviata a data da destinarsi, secondo il sito dell’ordine dei giornalisti, lasciando in sospeso tutti i futuri professionisti ed evidenziando la difficoltà organizzative dettate dall’emergenza sanitaria da COVID-19.

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