Medici di base oberati da una burocrazia senza compensi.

Nel continuo protrarsi dell’emergenza pandemica, i medici di base, quali operatori in prima linea, si son trovati ad operare nel rispetto di protocolli diretti per un verso, ad una maggiore efficienza dei servizi di assistenza sanitaria e per altro, ad un monitoraggio della diffusione del SARS-CoV-2 e delle sue varianti.

Ebbene, tra le mansioni dei medici di base, esercenti in rapporto di convenzionamento con le Aziende Sanitarie Provinciali (ASP), vi rientra ad oggi la c.d. attività di sorveglianza sanitaria, la quale, sebbene preposta ad un controllo ad ampio raggio su impulso di quei medici di facile e diretta reperibilità, finisce nel gravarne l’operato con adempimenti burocratici che poco hanno a che fare con l’attività di assistenza sanitaria ed oltretutto privi di compenso.

In altre parole, il medico di base, altrimenti chiamato medico di famiglia, al riscontro di un soggetto positivo al Sars CoV-2 è tenuto ad apposita segnalazione all’ASP di riferimento mediante la redazione di moduli indicativi le generalità e le condizioni di positività del paziente. Per contro, ricevuta la segnalazione, l’ASP provvede a sua volta all’emissione di un provvedimento di isolamento domiciliare obbligatorio, indirizzato al soggetto positivo e contenente l’indicazione e la firma del medico di base che ha provveduto alla segnalazione. 

Analogo discorso vale per l’emissione del provvedimento di fine isolamento; difatti la suddetta attività di sorveglianza non si arresta alla sola segnalazione della positività, gravando, sempre sul medico di base, gli stessi oneri - redazione modulo per ciascun paziente da trasmettere all’ASP - in caso di guarigione del paziente precedentemente segnalato. 

Invero, una burocrazia così strutturata finisce con l’oberare le già, di per sé, delicate e complesse mansioni del medico di base, il quale, nonostante l’inesorabile crescita delle prestazioni stante l’emergenza sanitaria in atto, si trova onerato allo svolgimento di un’attività prettamente burocratica, per di più priva di riconoscimento retributivo. 

Relativamente ai fatti che precedono, il dipartimento di contenzioso civile e amministrativo dello studio Giambrone e Partners è stato incaricato di assumere ogni iniziativa legale e/o giudiziaria, al fine di fornire giusta tutela a tutti quei medici che si sono rivolti ai nostri professionisti per il riconoscimento di quei diritti, ad oggi, ancora per poco, ignorati.

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