Gestione dei Compromise Agreements

Un “compromise agreement” è uno dei possibili strumenti di risoluzione di una controversia di diritto del lavoro senza dover necessariamente ricorrere alla competenza di un tribunale. Nel luglio 2013 la legge è stata aggiornata e nel Regno Unito sono stati introdotti i “settlement agreements”" (o accordi transattivi), i quali pur essendo molto simili ai compromise agreement, mostrano una grande differenza: un compromise agreement può riguardare solo una controversia in corso, mentre un settlement agreement può essere esperito solo quando non vi sia una controversia in essere, verosimilmente quando vi sia una questione inerente alle performance o alle prestazioni.

Cos'è un Compromise Agreement?

Quando sorge un conflitto effettivo, ciascuna parte può proporre un Compromise Agreement, ma nessuna delle due è obbligata ad accettarlo. Nella maggior parte dei casi, un Compromise Agreement è un accordo legalmente vincolante tra un datore di lavoro e un lavoratore che trova applicazione quando un dipendente accetta di rinunciare all'opzione di perseguire le proprie rivendicazioni presso il Tribunale del lavoro in cambio di una compensazione pecuniaria da parte del suo datore di lavoro. 

Affinché un Compromise Agreement sia valido e legalmente occorrono i seguenti requisiti:

  • Forma scritta

  • La causa della controversia - la richiesta specifica - deve essere esposta.

  • Il lavoratore deve aver ricevuto una consulenza legale sulle possibili conseguenze affinché comprenda pienamente l'impatto del Compromise Agreement sui suoi diritti legati alla controversia eventuale davanti tribunale del lavoro. L'Advisory, Conciliation and Arbitration Service (ACAS) raccomanda per questa fase una durata di dieci giorni per il dipendente al fine di considerare le sue opzioni.

  • Il consulente legale del dipendente deve avere un'assicurazione di responsabilità civile professionale per coprire il rischio di una richiesta di risarcimento derivante dalla consulenza errata fornita al dipendente.

  • Il consulente legale indipendente deve essere chiaramente identificato.

  • Il Compromise Agreement deve indicare chiaramente che tutte le condizioni relative ai termini dell’accordo siano state soddisfatte.

Le clausole del Compromise agreement

Anche se le clausole che si trovano in un Compromise Agreement variano a seconda della natura della controversia, le più comuni che si possono annoverare riguardano:

  • L'importo del contributo alle spese legali del lavoratore.

  • L'importo del risarcimento per la perdita del lavoro

  • La statuizione in base alla quale le rivendicazioni contenute nell'accordo di compromesso sono le uniche che il dipendente potrà far valere contro il suo datore di lavoro

  • Descrizione dei patti restrittivi

  • Indennità del dipendente ai fini fiscali e di assicurazione nazionale

  • Nessuna delle due parti utilizzerà o divulgherà informazioni riservate a qualsiasi individuo, organizzazione o società.

  • L'esistenza e i termini dell'accordo di compromesso sono riservati.

  • Il dipendente non può fare commenti denigratori sul datore di lavoro o su uno dei suoi dipendenti a una terza parte.

I tipi di controversie che sono oggetto di un Compromise Agreement spesso coinvolgono questioni relative a discriminazione, molestie, licenziamento ingiusto, vittimizzazione e bullismo.  Il team di diritto del lavoro dello Studio Legale Internazionale Giambrone & Partners sottolinea che un accordo di compromesso evita che la controversia diventi pubblica, proteggendo in tal modo l'azienda dai danni di immagine che potrebbero verificarsi indipendentemente dalla fondatezza delle ragioni su cui si basa la controversia. Rimanendo privata la questione, anche nel caso improbabile che il dipendente la riveli e la divulghi pubblicamente, il datore di lavoro avrà un forte rimedio legale.

Si possono verificare dei casi in cui il dipendente sollevi una falsa controversia, non avendo la reale intenzione di portare la questione in un tribunale del lavoro, poiché il reale l'obiettivo è quello di ottenere un accordo transattivo e un risarcimento pecuniario.  In una situazione del genere, bisogna ricordare che anche in tali circostanze può essere inflitto un danno reputazionale e tutte le trattative devono essere condotte con la massima cautela.

Giambrone & Partners è uno Studio Legale Internazionale con sedi a Londra, Milano, Barcellona, Roma, Gran Canaria, Palermo, Napoli, Porto e Sassari. Per avere maggiori informazioni, non esitate a contattarci qui o, in alternativa, scriveteci all’indirizzo info@giambronelaw.com oppure,contattateci telefonicamente ai seguenti recapiti:

Sede di Milano: +39 02 9475 4184
Sede di Napoli: +39 081 197 58 920    
Sede di Palermo: +39 091 743 4778
Sede di Roma: +39 06 326498
Sede di Sassari: +39 079 9220012