Nuova Disciplina del Fallimento

Il precedente governo con il decreto legge 155/2017, ha previsto la riforma della legge fallimentare e del diritto sulla crisi d’impresa, entro un anno dall’entrata in vigore della stessa delega.

 In generale la riforma prenderà in considerazione:

  • il procedimento di composizione assistita della crisi e le misure di allerta;
  • gli accordi di ristrutturazione dei debiti e i piani attestati di risanamento;
  • il concordato preventivo;
  • la liquidazione giudiziale;
  • l’esdebitazione;
  • il sovraindebitamento;
  • la liquidazione coatta amministrativa;

Lo scopo dell’intera riforma è quello di evitare l’accezione negativa che il fallimento può avere in capo all’imprenditore ed in particolare le conseguenze dannose che ne derivano, soprattutto per chi intende iniziare nuove attività.

Una delle principali novità è la sostituzione del termine fallimento con quello di “liquidazione giudiziale”, si tratta del medesimo istituto ma con soluzioni più favorevoli per l’imprenditore, nonché la liberazione dai debiti entro massimo tre  anni dall’inizio della procedura.

Quest’ultima prevede una fase preventiva e stragiudiziale, in cui l’imprenditore mediante l’ausilio di un organo pubblico istituito presso la camera di commercio sarà in grado porre rimedio allo stato di crisi, qualora ne sussistano i requisiti.

La procedura di liquidazione giudiziale garantisce poteri più ampi al curatore il quale dovrà svolgere compiti fondamentali, fungerà da intermediario tra i soci e i creditori anche senza l’ausilio del giudice, potrà accedere alle banche dati delle P.A. con maggiore celerità, coopererà nel riparto dell’attivo.

Come sopra accennato, il testo prevede la c.d. procedura d’allerta che permetterà in un primo momento di evitare lo stato di crisi ed in un secondo momento quello di agevolare le trattative tra creditori e debitori, tale procedura una volta richiesta ha lo scopo di perseguire la continuità aziendale.

La liquidazione giudiziale dunque, mira ad arginare lo stato di crisi prima che giunga a conseguenze irreversibili attraverso numerose misure previste per tutelare gli imprenditori.

E’ necessario attendere il prossimo 14 novembre affinchè vengano presentati i testi definitivi per poter analizzare con attenzione tutte le modifiche apportate a questa disciplina.

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